Letra de Ken
Gli uomini che non si voltano, nelle parole di Eugenio,
camminano da soli e lontani, camminano sopra i muri.
Ma Ken prima di sparare ci pensava più di una volta
col suo lungo fucile e la sua barba incolta.
Dicono che i giorni sono come le donne,
si assimigliano gli uni con gli altri,
dicono che il cielo si separa dalle stelle
quando muore un elefante bianco.
Ma in quest'inferno di ghiaccio c'è poco da scherzare
e questo anche lui lo sapeva, lui che non ha mai visto il mare.
E mangiando granelli di sabbia e bevendo acqua piovana
il baffo di cuoio e il cappello di paglia inseguendo una traccia indiana.
E chissà se ti ricordi ancora di quello che cerchi,
ammesso che poi valga la pena di trovare gli angoli dei cerchi.
E chissà se ti ricordi ancora quella sera dov'eri ...
Quando ti chiamava per nome e non mi rispondevi
ma eri solo un fumetto, un amico di ieri
un misterioso ordigno dei miei pensieri.