Letra de Dodici Note
Tu sei la mia canzone che nessuno sa
Il bacio di chi è stato un secolo a digiuno
L’illusione sopra il treno di ciascuno
Quando se ne va

Sei la ragione che mi porta alla follia
La notte che andrà via con la stagione morta
L’emozione che è rimasta dentro assorta
Come una poesia

Tu sei un volo d’aquilone
La mia assurda tentazione
Sei la perdizione
E la virtù

Tu sei la confessione che non faccio mai
La buona azione dentro il ballo di un abbraccio
L’ovazione per un timido pagliaccio
Che fa solo guai

Sei l’attrazione che mi tiene fermo da
Il canto e l’ossessione delle mie sirene
La prigione senza sbarre né catene
Ma rimango qua

Tu sei la mia dannazione
La mia sola religione
Sei il balcone
Che ora spio lassù

A braccia tese e mani vuote
Suonerò finché non senti tu
Non ho altro che dodici note
Un po’ di parole appresso e niente più

Tu sei la processione di tutti i miei se
La barra di un timone che è in balia dei flutti
L’acquazzone che disseta i campi asciutti
E che prosciuga a me

Sei la liberazione della mia città
Tu sei l’arpione che mi sta spellando il cuore
L’espressione che cancella ogni rancore
E in silenzio sta

Tu sei premio e punizione
Le mie ali di cartone
Sei il burrone
Dove cado giù

A braccia tese e mani vuote
Suonerò finché non senti tu
Non ho altro che dodici note
Un po’ di parole appresso e niente più
E niente più
E niente più

Sei la maledizione, la benedizione
La sottomissione e la ribellione
La disperazione, poi l’esaltazione
La passione e la crocifissione
La resurrezione e infine l’ascensione

A braccia tese e mani vuote
Suonerò finché non senti tu
Non ho altro che dodici note
Un po’ di parole appresso e niente più
E niente più
E niente più
Di dodici note