Letra de Sogni
(feat. Gennaro Lillo e Robert De Pompeis)

Prendevo a calci tutti i miei sogni.
Senza pensar di dover affrontare.
Nego i rimpianti tutti i miei giorni,
non mi volterò mai più indietro no

Prendevo a calci tutti i miei sogni.
Senza pensar di dover affrontare.
Nego i rimpianti tutti i miei giorni,
non mi volterò mai più indietro no

Prendevo a calci i miei sogni,
mica pensavo che tutti sti stronzi,
poi mi tenevano sveglio le notti,
per rovinare i miei giorni migliori.
A furia di recitare preghiere sono diventato un attore,
il fatto è che metto un sorriso per non far vedere il dolore.
Giuro che non l'ho mai fatto per niente, no
no non l'ho mai fatto per niente.
Devi avere coraggio anche con le pistole puntate alle tempie
e brindo con le lacrime a chi se n'è andato lasciandoci un vuoto dentro.
E' scritto sulla lapide per ricordare chi è stato portato dal vento.
E' un bene che il mio passato mette a testa in giù,
chi danza tra le fiamme impara a non scottarsi più.
Prendi lo zaino, tendimi la mano che partiamo,
ci bastano due cuffiette per scappare più lontano.
Per ogni promessa mancata, per ogni persona che poi se n'è andata,
per ogni ragazzo morto sulla strada, per ogni ragazza che è stata picchiata.
Per ogni vittima arrestata, per ogni bambino che ha perso la mamma,
ed infine per il mio veleno e per dire a mio pade che finalmente ce l'ho fatta.

Prendevo a calci tutti i miei sogni.
Senza pensar di dover affrontare.
Nego i rimpianti tutti i miei giorni,
non mi volterò mai più indietro no

Prendevo a calci tutti i miei sogni.
Senza pensar di dover affrontare.
Nego i rimpianti tutti i miei giorni,
non mi volterò mai più indietro no

Prendevo a calci tutti i miei sogni,
non restano stralci di cui io mi vergogni.
Mi raccomandavo solo di sperare,
mi accomodavo senza disperare.
Resto fermo a pensare che ogni gesto può tramutare,
col mio ego non so parlare, un teschio privo di materia cerebrale.
E si sa che la vita è fatica. Raccimolando esperienze
sensando sta vita pensando in salita affrontando la sfida,
una madre che sgrida ad un figlio eremita,
incrociando le dita per una riuscita che mai ti è riuscita,
fai troppa fatica, l'anima è tradita ma non è finita, ti attacchi
alle ansie tipo calamita che celano
le fragilità che hai tenuto nascosto nel corso degli anni.
C'erano possibilità affinchè le tue azioni non recassero danni.
Cedono le inutilità delle pare che pare che portino affanni.
Certo so, volutamente ho contribuito ad aumentare quantità dei miei malanni.
Si cresce senza riuscire a capire chi vuole apparire o finge di sparire,
isolato, disconnesso, capisci di dovere dare conto a te stesso.
Ragazzi che coi loro testi raccontano storie per molti da manicomio.
Parlo di tutti parlando di me, questa è la storia di Antonio.

Prendevo a calci tutti i miei sogni.
Senza pensar di dover affrontare.
Nego i rimpianti tutti i miei giorni,
non mi volterò mai più indietro no

Prendevo a calci tutti i miei sogni.
Senza pensar di dover affrontare.
Nego i rimpianti tutti i miei giorni,
non mi volterò mai più indietro no

Piccolo negro, figlio di troia,
già a 12 anni la notte nn torna.
Si sveglia tardi, mamma lo implora dicendo alzati è ora di scuola.
Lui non si alza, rimane a letto ieri rapina volto scoperto.
Diceva infame, lasciami stare, ho due bambini a casa da sfamare.
Lui è incosciente, per lui era tutto.
Chiuse quegli occhi e premette il grilletto.

Prendevo a calci tutti i miei sogni.
Senza pensar di dover affrontare.
Nego i rimpianti tutti i miei giorni,
non mi volterò mai più indietro no

Prendevo a calci tutti i miei sogni.
Senza pensar di dover affrontare.
Nego i rimpianti tutti i miei giorni,
non mi volterò mai più indietro no