L'uomo Che Inventò Il Fuoco Letra

Pinguini Tattici Nucleari

Gioventù Bruciata

Letra de L'uomo Che Inventò Il Fuoco
C’era una volta un australopiteco
Che portava seco
Un’invenzione che in futuro
Avrebbe fatto eco
E stava lì all’ingresso
Della discoteca
Ad aspettare qualche
Bella australopiteca

Lei con la sigaretta
Lì stretta nella mano
Con gli occhi grandi, grandi
A forma di catamarano
“Non è che me l’accendi?”
Diceva la sbarbina
“Soltanto se poi resti fino
A domani mattina”

I tramonti di accendino
Segnavano l’inizio della notte
Che lui passava tutta a scalare
Montagne di calze rotte
La sbarbina recidiva
Ballava con il drink in mano
Pensava io vent’anni non li ho
E non riesco ancora a dir ti amo

Ma c’era tra gli amici
Dell’australopiteco
Un omuncolo storto
Dallo sguardo triste, bieco
"Se solo comprendessi
Il segreto dietro al fuoco
Forse riuscirei a tenere
Il mondo sotto giogo”

Ma non ne vuol sapere
Quell’australopiteco
Che fa l’irrazionale
Proprio come il pigreco
Il fuoco resta suo
Di scambio non è merce
Ma dove non arriva la parola
Arriverà la selce

I tramonti di accendino
Segnavano l’inizio della notte
L’ha convinto con i calci
L’ha convinto con le botte
L’australopiteco chino
Raccoglieva i denti con la mano
E pensava io vent’anni non li ho
E non riuscirò mai più a dire ti amo

C’era una volta un australopiteco
I lividi l’hanno ridotto storpio e cieco
E giurava vendetta, l’australopiteco
Dal fondo del suo freddo e minuscolo speco

Ma poi ecco dei passi qualcuno si avvicina
Cadenza di signora ma profumo di sbarbina
C’ho messo mesi e mesi per poterti ritrovare
E dirti che per te posso anche smetter di fumare

La sbarbina recidiva
Ballava con il drink in mano
Pensava io vent’anni non li ho
E non riesco ancora a dir ti amo