Letra de A Carlo
Nelle notti fredde per riscaldarci il cuore
abbiam parlato per delle ore, abbiam vissuto come nel fango
di una trincea, facendo della vita una cosa vera
giocandoci le idee sulla pelle lanciando sempre il cuore oltre le stelle.
Essere capiti anche quando si diceva di amare una donna quand'era andata via
fuggendo dal miraggio della vita più borghese, lasciandoci nel cuore l'amarezza più le spese
non dover spiegare che il cuore batte ancora, negli occhi non c'era la pietà che non consola
E non dover spiegare che nell'amore anche qua, hai dato un senso alla parola fedeltà
E non dover giustificare la voglia di coraggio che ci ha fatto sempre amare i fiori colti a maggio
senza inseguire il mito della sopravvivenza, amare più il pericolo un poco meno la prudenza.
Ma il vento fra i capelli forse ci perderà. ma il sogno nei miei occhi non morirà
Nelle notti fredde per riscaldarci il cuore
abbiam parlato per delle ore, abbiam vissuto come nel fango
di una trincea, facendo della vita una cosa vera
giocandoci le idee sulla pelle lanciando sempre il cuore oltre le stelle.
Scavare nelle note alla ricerca di emozioni per dimostrare al mondo come un fascista sogni,
guardandoci negli occhi con la nostra ironia, bruciando il pregiudizio per la democrazia.
non aver paura di amare la sconfitta, brindare in faccia al mondo e non cercar consolazione
Non dover spiegare che al successo che non dura era molto meglio sostituire l'avventura
E non aver bisogno d'interpretare le opinioni con la sicurezza di non essere fraintesi
Una giovinezza di anni bene spesi ad inseguire un senso ed una vocazione
Ma il vento fra i capelli forse ci perderà. ma il sogno nei miei occhi non morirà