Roberto Vecchioni

Vaudeville (Ultimo Mondo Cannibale)
E spararono al cantautore in una notte di gioventù, gli spararono per amore per non farlo cantare più; gli spararono perché era bello ricordarselo com'era prima, alternativo, autoridotto, fuori dall'ottica del sistema. Scemo, scemo. Mentre cadeva giù dalle tasche gli rotolavan di qua e di là soldi di Giuda, bucce di pesche e tante altre curiosità, mentre cadeva,buono tra i buoni e si anniebbiava vieppiù la vista fece di getto due o tre canzoni, segno che era un grande artista. Scemo, scemo. E spararono al cantautore in un eccesso di gioventù, gli spararono per ricordarlo com'era stato e non era più. E con il mento fra le due assi, steso sul palco con gli occhi bui sentì gridare dietro quei passi "Se lo mangiamo siam come lui". From Letras Mania