Pooh
Vienna
Donna sul ponte alla porta dell'est:
passa un filo di nuvole sugli occhiali di lei. Vienna leggera, catturami un'altra volta,
con i miei nodi da sciogliere
fra le mani di lei. Aria d'argento soffia dall'Ungheria, come un serpente domestico il Danubio va via. Vienna pastello, cancellami la frontiera, con tutti i voli che partono
e ogni treno che va.
Fari di sole fragile, occhi di smalto blu e il passaporto pesa sempre più. Giugno dai muri tiepidi dietro le labbra di lei, mentre mi prende e mi risponde e mi pretende qui. Donna alle spalle alla porta del sud ed un riflesso che scivola fra le ciglia di lei. Vienna sospesa nel sogno di luna nuova:
è una ferita fra gli alberi l'autostrada che va. Sorsi di buio limpido bagnano gli occhi miei ma non so mai fermarmi, come mai?
Vienna di legno e fragole, resta nel sogno con lei; c'è un orizzonte troppo presente che mi pretente già. Vienna per niente,
per andarsene come al solito.
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