Silvia Caracristi

Ulisse
E il senso rotola ai piedi di Ulisse Che con le mani in tasca cammina fra il disordine E lo domina contando i suoi passi E lo annienta spogliandolo dal rumore Nel film muto in cui cammina non c’è spazio per il rancore La solitudine è parente del silenzio e della protezione Ed io che Se accumulo i pezzi con tanta attenzione è Solo per renderne più spettacolare il crollo E penso a Ulisse che paziente li raccoglie nel suo piano Io penso a Ulisse che sopra pensiero canta piano E il senso sfugge dalle mani di Ulisse Le sue parole si frantumano fra le sue labbra Rimbalzano fra i polmoni e la testa Si trasformano in pietre troppo pesanti per essere lanciate Nella bolla d’acqua in cui è rinchiuso non c’è spazio per la comunicazione La solitudine è parente dell’inganno e della frustrazione Ed io che Se accumulo i pezzi con tanta attenzione è Solo per renderne più spettacolare il crollo E penso a Ulisse che paziente li raccoglie nel suo piano Io penso a Ulisse che sopra pensiero canta piano Ed io che Se accumulo i pezzi con tanta attenzione è Solo per renderne più spettacolare il crollo E penso a Ulisse che paziente li raccoglie nel suo piano Io penso a Ulisse che sopra pensiero canta piano. From Letras Mania