Ugo Mazzei

Libera
L’avevano portata via come una Dea che aveva occhi di ghiaccio E nell’inferno della vita, stella cometa, rosa di fuoco, odore di zolfo e libeccio Aveva lo sguardo, il colore e il cammino verso una terra di nebbia E il sogno di un grigio mattino, accende la fame, la noia, la sete e la rabbia Ma quando le parlo ritorna il sereno, finestra nel vento, castelli di marmo e un solo pensiero Appesi alla luna a volare di notte, seguire i ritorni di musiche strette Libera, libera un raggio di sole, lascialo andare e segui il calore Libera, libera il mare e fa che vada a dormire, libera tutti, libera te L’avevano lasciata li come una stella, caduta nella radura Non ebbero fretta quando la videro rotta, ancora brillava, splendeva di luce e natura Di quel firmamento ne ebbe il ricordo, la vita, il gusto e la sabbia E l’ombra d’un cane sul ciglio del mondo, leccava il suo viso e annusava la nebbia Ma quando ti parlo ritorna il sereno, finestra nel vento, castelli di marmo e un solo pensiero Appesi alla luna a volare di notte, seguire i rintocchi di musiche strette Libera, libera un raggio di sole, lascialo andare e segui il calore Libera, libera il mare e fa che vada a dormire, libera tutti, libera te Libera, libera il mare lascia che vada a dormire, libera tutti, libera te. (Grazie a Libera per questo testo) From Letras Mania