Letra de Lungimiranza
Era un periodo in cui ognuno faceva il suo mestiere:
il partito faceva il partito,
la federazione giovanile faceva la federazione giovanile,
l' A.R.C.I. l' A.R.C.I.,
i fonici i fonici.

In quel circoletto ricavato nella sezione del quartiere Pappagnocca
il partito metteva i soldi,
la federazione giovanile i giovani,
l'A.R.C.I. gli spettacoli.

Al giovedì suonavano i cosiddetti “gruppi di base”
...storie improbabili già dal nome:
Toro Toro Taxi
Cipango
Far Fronte
I “Far Fronte” facevano paura solo per quello.

Una sera tocca a una specie di cantautore.
Il fonico dell' A.R.C.I. che lo accompagna è affamato e mentre addenta il panino che gli ho appena preparato anticipa le magnifiche sorti dell'uomo in questione...
Io resto in cucina a cucinare,lui appena fuori dalla porta a fornicare.

In sala non più di venti persone,sul palco un tizio schivo quanto basta farfuglia cosette al microfono.
Lo ascolto con attenzione ma non mi dice niente,
mentre il fonico affamato giura che farà una grande carriera...
Sarà ma il pubblico sparuto del giovedì sera non pare garantirgli un promettente futuro.
Anche il fonico sta lavorando ad un disco in proprio e pure del suo ne dicono un gran bene.

Mi sembrano tutti fuori di testa!
MA DOVE PENSATE DI ANDARE!

Torno in cucina a fare panini per due sedicenti futuri eroi della canzone italiana
ridacchiando alle loro spalle di quelle speranze un po' ridicole
nel loro grossolano errore di prospettiva.
Ripensando al circoletto,
allo sfigato sul palco
e al “mangiapane a tradimento” che stava al mixer
credo che in quel giovedì sera sia andata poi di lusso quasi a tutti.

E...andò che il circolo chiuse assieme alla sezione
per far posto ad una pizzeria dal nome insolito
Andò che l' “A.RC.I. spettacoli” organizza spettacoli sempre più grandi
E il cantautore ha fatto davvero la sua luminosa carriera.
Mentre il fonico si gioca da anni con un modenese
il primo posto nell'immaginario collettivo.
Il partito risulta.........................................................NON PERVENUTO

(Grazie a Teo per questo testo)