Letra de Di Maggio
La balena bianca
non è stata mai
così vicina
disarmate quegli
idioti piuttosto
offritele da bere

Di maggio ho un suono
in gola che
viene su a fiotti
d'aria e sa
di birra tiepida
alle tre
di un pomeriggio
di domenica

da bambino barche
in carta di giornale
nella pioggia
con mio nonno
gran maestro
d'Origami Siciliano

Di maggio lei
frantumerà
quei vasi contro
il muro e poi
sputando all'ombra
che mi porto in giro
per la stanza
se ne andrà

Di maggio com'è facile
perdersi in cima al mondo
e gli origami viaggiano
seguendo le lavine
c'è qualche cosa che non so
più prendere da parte
Di Maggio a scrivere di te
Di Maggio a scrivere di te