Nippon Il Vandalo

Prologo
Il vento soffia gonfia pagine come su vele a vabordo traghetta penna all'argine dentro ad un mare di inchiostro la risacca della corrente spinge parole sul bordo un'onda s'abbatte cosparge parole mettendole a posto sprofondano versi traditi incagliati relitti solchi di scie che mostrano rotte e antichi tragitti posti mai visti in cui quelli che corsero rischi divennero ricchi altri invece persi divorati da abissi. Perdo me stesso nel mare della percezione dove invento ogni colore e sempre e mai non hanno valore La penna traghetta sogni tra mari di carta pallida in quadri colgo paesaggi ad orizzonti che andranno sfumati Ignaro di subirne il fascino sentirne il richiamo la mano è una barca e il varo sembra lontano La luce di un faro mostra il sospirato riparo ma vi è tempesta nell'anima, soccombo sommerso scompaio. Lotte tra bene e male,passato presente,rimorso sono un kamikaze che trama nel silnzio profondo guardando quello che c'è attorno colgo la differenza tra DIRE CAZZATE AL MICROFONO E FARE DEL CONSCIUOUS Sono un viandante perso in un mare di nebbia un filo invisibile lega l'istinto l'orgoglio la rabbia la penna aspetto che la tempesta passi o anneghi la coscienza e in mondo sommersi ritrovar me stesso e gridare "terra"! From Letras Mania