Pablo E Il Mare
Migrante
Dal nero del mare e del cielo il vento ci spinge alla terra di fronte
Lo scafo che fende le onde in un morso leggero e assordante silenzio
Passaggio, e pensieri sparsi una notte di maggio
Ci vuole coraggio, ci vuole pazienza e perseveranza
Ci vuole mestiere! Mi lascio alle spalle insulti e preghiere e Scommetto le mani su quello che ho già:
Il mio angolo di cielo.
Il deserto sembrava una giostra di sete e terrore gasolio e rumore
E adesso non vedo delfini ma squali e tensione perché arriva il momento
Di andare, di farsi veloci e schivare le reti a toccare la terra
Che sembra di tutti e non è di nessuno e mi fate la guerra
Senza avermi mai visto né mai conosciuto Io scommetto le mani su quello che ho già:
Il mio angolo di cielo.
Passaggio, e pensieri sparsi una notte di maggio
Ci vuole coraggio, ci vuole pazienza e perseveranza
Ci vuole mestiere! Mi lascio alle spalle insulti e preghiere e Scommetto le mani su quello che ho già:
Il mio angolo di cielo.
(Grazie a marco per questo testo)
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